TARANTO – Torre del Mediterraneo

luogo
Taranto
Progetto
TARANTO – Torre del Mediterraneo
Anno
2021
Tipologia
21.06 Edificio pubblico
committente
Comune di Taranto
team

arch. Mauro Sàito

 

 

collaboratori

Phd. ing. Corrado Vizzarri

stato
Studio di fattibilità - Progetto Preliminare
Descrizione

Taranto fondata dagli Spartani, popolo che curava la forma fisica, nel 2026 ospiterà un’importante manifestazione sportiva: la XX edizione dei Giochi del Mediterraneo.

Il tema della cura del  fisico e dello sport fanno parte del DNA della comunità tarantina.

Un ambizioso programma di rigenerazione urbana accompagnerà l’evoluzione della città e del territorio verso quest’importante vetrina internazionale dello sport.

L’area di Porta Napoli, affacciata sul porto turistico e l’approdo crociere, costituisce l’ingresso principale da Ovest alla città vecchia attraverso lo storico ponte di pietra, accanto al quale svettava la quattrocentesca torre di Raimondello Orsini, distrutta alla fine dell’800.

In questo contesto disgregato, in fase di riassetto urbanistico, si sente la mancanza di un elemento iconico e funzionale che segni l’ingresso urbano e rappresenti un simbolo di rinnovamento e di sviluppo futuro di una straordinaria città, spesso sottovalutata e ferita da scelte produttive (ex ILVA) penalizzanti sotto il punto di vista ambientale e paesaggistico.

Invitato a Taranto in una consultazione internazionale nel 2016, lo studio MSA Architetti propose la realizzazione di una Torre panoramica in acciaio come nuova icona urbana e belvedere multiplo, con funzioni di urban center e di polo di esposizioni culturali.

Nel 2021 l’idea della torre panoramica è stata aggiornata da MSA Architetti, collocata sul Mar Piccolo, alla punta dell’area di Porta Napoli verso la città vecchia, e sviluppata come punto di attrazione dinamico dedicato allo sport, adatto a contenere spazi espositivi, servizi ricettivi, teatro all’aperto , terrazze e percorsi  panoramici, sistemi digitali di comunicazione.

Una torre dinamica di forma innovativa come simbolo dei Giochi del Mediterraneo .

L’idea di una Torre del Mediterraneo, parte dalla re-interpretazione contemporanea della colonna coclide di Traiano, costruita nel 114 a Roma, alta ca. 30 metri, dedicata alla vittoria dell’imperatore sui Daci. Un papiro srotolato, in pietra, illustra in bassorilievo scene della guerra vinta dai Romani.

La nuova Torre di Taranto si avvolge intorno al nucleo di una colonna multimediale che trasmette proiezioni su pannelli digitali della storia dei Giochi del Mediterraneo nelle varie edizioni, e in generale può comunicare avvenimenti sportivi storici o in diretta.

La Torre si compone di un primo nucleo cilindrico interno dotato di ascensore, di un secondo cilindro esterno concentrico, dotato di una scala a spirale, da cui si esce ad ognuno degli 8 livelli

su terrazze panoramiche eccentriche montate a sbalzo sul nucleo centrale. Il basamento ha una forma cilindrica, di dimensioni variabili, contiene spazi espositivi polifunzionali, una copertura a terrazza e un teatro all’aperto orientato verso il centro storico. Gli spazi sono modulari e flessibili.

Agli eventi proiettati dalla Torre multimediale si assisterà percorrendo la scala che si avvolge intorno al nucleo coclide. All’esterno, intorno alla scala, ad ognuno degli 8 livelli della Torre, alta 28 metri,  vi sono 8 terrazze panoramiche da cui si può traguardare la città vecchia, il Mar piccolo, il paesaggio.

Il tema del mondo dello sport, comunità riunita a Taranto per i XX Giochi del Mediterraneo, è ricco di spunti ed episodi da narrare attraverso questo potente mezzo di comunicazione.

La Torre del Mediterraneo è un’innovazione digitale, interattiva ed iconica del landmark urbano. La Torre è sostenibile e reversibile, perché è composta di pezzi di acciaio smontabili, provenienti dalla filiera siderurgica locale a Km zero, perché è dotata di impianti di produzione di energia rinnovabile, perché è una infrastruttura digitale interconnessa e interattiva.

La posizione della Torre è  strategica perché consente di percepirla come nuovo magnete urbano all’entrata della città, inserita alla fine del Waterfront da riqualificare sul Mar Piccolo, un contrappeso contemporaneo al ponte di pietra e alla città vecchia.

Alla conclusione dei Giochi, la Torre potrà essere riutilizzata per altri usi culturali, espositivi, turistici, perché può essere smontata e posizionata altrove o, se condivisa dalla comunità tarantina, rimanere in loco come icona urbana del Waterfront, proprio come la Tour Eiffel a Parigi, dopo l’Esposizione Universale, ne è diventata il simbolo.