COLLEPASSO – Polo multifunzionale “CULUPAZZO”

luogo
Collepasso
Progetto
COLLEPASSO – Polo multifunzionale “CULUPAZZO”
Anno
2023
Tipologia
23.09 Edificio pubblico
committente
Comune di Collepasso
team

arch. Mauro Sàito (capogruppo)

arch. Federica Bonerba

arch. Biancamaria Paparella

ing. Corrado Vizzarri

ing. Sabrina Soffietto (impianti)

ing. Mauro Carofalo (strutture)

dott. geol. Marcello De Donatis

 

 

stato
Studio di fattibilità - Progetto Preliminare
Descrizione

PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE SOCIALE ED AMBIENTALE DELL’AREA PIP DI COLLEPASSO (LE)

Il progetto si è concentrato sull’affinamento dell’idea resiliente che sta alla base del processo di rigenerazione dell’area extraurbana del PIP in relazione con l’ambiente circostante e la direttrice di collegamento ciclopedonale con il centro urbano. La transizione verde dell’economia locale e la trasformazione digitale dei servizi trovano nell’immagine innovativa del Polo di servizi dell’area artigianale, denominato CULUPAZZU, il punto di riferimento ideale e materiale del futuro sviluppo sociale e infrastrutturale della comunità locale. In dialetto salentino, CULUPAZZU, esprime la volontà di conferire una precisa identità ai luoghi produttivi da riqualificare e da collegare direttamente con il centro del paese attraverso un itinerario sostenibile che attraversa la campagna circostante. Il tema principale del Concorso è la restituzione di significato e l’attribuzione di nuove funzioni all’area PIP distante dal centro e circondata da terreni impegnati da pannelli fotovoltaici. La presenza dei MONUMENTI MEGALITICI NEL SALENTO, che avevano relazioni con la circonvoluzione solare e la scansione del tempo in solstizi ed equinozi, ha ispirato la FORMA DEL NUOVO POLO CIRCOLARE IMMERSA IN UN BOSCO PARCO. Il cerchio all’interno del quale si svolgono le attività di servizio della zona produttiva esprime in modo spontaneo la centralità del polo. La forma icastica del cerchio si coniuga con il tema dell’innovazione tecnologica. Il materiale lapideo locale costruisce la FORMA ICONICA E IDENTITARIA DEL POLO. Il significato ricercato è quello di una struttura centripeta, originale, sostenibile e flessibile. L’idea progettuale è una forma circolare definita da una struttura perimetrale massiva, composta da pilastri in pietra naturale – tufo carparo – che definisce uno SPAZIO FLESSIBILE destinato alle varie funzioni richieste dal bando. Il recinto circolare definisce spazi interni aperti (giardini) e spazi chiusi (attrezzature/servizi/uffici), sostiene una superficie fotovoltaica autonoma rispetto al sistema di copertura, permeabile sulle aree esterne. Lo spazio interno è perimetrato da setti in blocchi di pietra tramite il sistema tradizionale della “muratura confinata”. Gli spazi interni sono suddivisi per funzioni (uffici, laboratori, servizi, coworking) intorno allo spazio dell’Auditorium.

L’area oggetto di Concorso è un’area produttiva settoriale, periferica rispetto al centro cittadino ed è attualmente caratterizzata dalla presenza di opifici artigianali e industriali, in cemento armato in opera e prefabbricato, priva di spazi di relazione e di servizi, è interessata dalla presenza del torrino/pozzo artesiano e dell’ecocentro comunale.  Al centro dell’area PIP è stata individuata una porzione di territorio, corrispondente ai lotti 26-27-28-29-30-31, da destinare, al netto della sede stradale e della fascia di rispetto della rete elettrica, a servizi collettivi. Si vuole dotare il PIP di un uno spazio multifunzionale, flessibile e innovativo che funga da polo attrattivo per l’intera comunità di Collepasso e non solo, capace di rigenerare l’area divenendo un centro produttivo di beni immateriali e relazionali così da superare la settorialità e la marginalità delle aree PIP periferiche urbane dei piccoli comuni d’Italia. La strategia progettuale consiste nella rigenerazione territoriale dell’area produttiva e delle aree contigue (occupate da estesi campi fotovoltaici) attraverso la realizzazione di un percorso verde in corrispondenza della fascia perimetrale ad Est dell’area, nonché di nuovi marciapiedi e percorsi ciclo-pedonali che connetteranno il centro urbano e il centro produttivo promuovendo la mobilità lenta, verso il centro storico che è il terminale del percorso di collegamento diretto. La proposta progettuale intende realizzare all’interno della comunità produttiva di Collepasso tutti gli obiettivi del PNRR: la transizione verde dell’economia locale; la trasformazione digitale dei servizi; la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; la coesione economica, l’occupazione, la produttività, la competitività, lo sviluppo turistico del territorio, la ricerca, l’innovazione sociale, il miglioramento dei servizi per l’infanzia e di crescita professionale dei giovani, la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

L’innovazione tecnologica e materiale del Polo consiste nella ricerca progettuale di un dialogo attivo e produttivo tra materiali tradizionali (pietra calcarea locale) e moderni (acciaio strutturale) da realizzare attraverso la costruzione di un edificio intelligente a consumo energetico ridotto. Le sistemazioni esterne a dominante verde sono congruenti con la flora autoctona ed irrigate attraverso l’acqua piovana di recupero.  I materiali locali storicizzati (pietra e muretti a secco) sono alla base della progettazione dell’intervento, l’apparato vegetazionale è costituito da piante autoctone (querce e carrubi). L’edificio utilizza la produzione di energie rinnovabili, il recupero acque piovane e punta alla parziale autonomia energetica. Una serie di percorsi minori, pedonali e ciclabili, attraversano il Parco; essi saranno realizzati in materiali permeabili come il granigliato in pietra gettato in opera, con giunti di pietra calcarea ambrata, legato da resine trasparenti. L’illuminazione pubblica sarà caratterizzata da lampioni a led con emissioni antinquinamento luminoso.

Il Polo di servizi è inserito al termine di un percorso pedonale attraverso un Parco boscato segnato da una lama d’acqua che collega la Serra didattica, l’Arena degli spettacoli e la piazzetta antistante il Polo. La copertura superiore “attiva” dell’edificio circolare rispetta la modularità della griglia strutturale (12/24 m) ed è “bucata” per dare luce, aria alle “corti verdi interne” al perimetro.  Le coperture inferiori / i controsoffitti interni portano le macchine e i canali per l’areazione e il condizionamento degli ambienti di lavoro.  L’edificio si posiziona al centro del lotto trapezoidale a quota + 3.00 m rispetto a via delle Violette (quota 0.00 = 73.00 ca. slm).  I parcheggi di pertinenza sono ubicati a quota + 0.20 a bordo strada carrabile.  L’ingresso principale è posto a Sud-Est e conduce sia all’Auditorium che agli uffici, ai laboratori, ai servizi. Si entra attraverso una corte verde in parte aperta e in parte scoperta. Il progetto si fonda sull’idea di un recinto circolare, costituito da elementi monolitici, permeabile e flessibile immerso in un’area boscata ed in dialogo con il contesto rurale circostante. La grande copertura fotovoltaica è interrotta in corrispondenza di piccoli patii verdi. Il cerchio, ripetuto per tre volte nel Parco, assume funzioni e connotazioni sempre diverse. L’elemento diventa un’Arena che può fungere all’occorrenza da auditorium all’aperto, area concerti ed eventi in genere, poi diventa l’area degli Orti urbani con la Serra didattica, infine il cerchio diventa il Polo dei servizi PIP, fulcro dell’intero progetto e delimita uno spazio multifunzionale che contiene al suo interno:

  • AUDITORIUM/sala conferenze da 112 posti per rappresentazioni teatrali ed eventi socio-culturali
  • SERVIZI AUDITORIUM: biglietteria, bar, magazzino, spogliatoi, camerini, servizi igienici
  • SPAZIO COWORKING: forme innovative di lavoro tra operatori economici professionisti
  • AULA LABORATORIO per laboratori teatrali, workshop, ecc.
  • UFFICI AMMINISTRATIVI del Polo
  • RISTORANTE/MENSA a servizio di tutti i lavoratori dell’area produttiva e non solo
  • SERVIZI IGIENICI E DEPOSITI

Le sistemazioni esterne sono caratterizzate da un Parco e da viali alberati. Nel Parco sono collocati una Serra didattica in vetro destinata ad ospitare essenze alloctone, un’arena per la rappresentazione di spettacoli all’aperto, aree giochi bambini, pista ciclabile, orti urbani, vasche per l’accumulo acqua piovana destinate all’irrigazione e come riserva idrica. Un canale d’acqua superficiale collega la Serra e il Polo, attraversa il perimetro circolare fino all’Auditorium. Un cerchio delimita gli orti collettivi che da un lato conferiscono colore e carattere alla distesa di querce, dall’altro possono costituire occasione di comunione e cooperazione per la comunità di Collepasso. Una rete di percorsi ciclabili connetterà inoltre l’area a servizi ad Est con l’estensione del Parco verde che si intende realizzare nella fascia adiacente alla SP69, oggi in stato di abbandono, e a Nord-Ovest con il centro cittadino attraverso le strade di campagna in contrada “Manimuzzi”. I parcheggi pubblici sono disposti sul perimetro esterno dell’area di progetto e sono state incrementate le aree a parcheggio già presenti nella fascia adibita a Parco urbano.

Al di sotto della grande copertura fotovoltaica, fanno da filtro tra interno e patii esterni due grandi spazi flessibili che, al riparo dal sole, possano ospitare eventi all’aperto, mostre, rassegne cinematografiche, ecc. Altri due patii esterni piantumati con alberi di agrumi, danno luce e area all’edificio. La piana delle querce del Parco è attraversata centralmente da un asse pedonale in continuità con l’asse stradale esistente (su cui si attestano la maggior parte delle attività produttive) che, tramite una sezione di 13 metri, si configura come una sorta di piazza trasversale capace di accogliere all’occorrenza eventi e manifestazioni di vario genere come, ad esempio, mercatini per la promozione dei prodotti dell’enogastronomia e/o dell’artigianato locali, nonché manifestazioni sportive, ecc. Tutto il perimetro dell’edificio è accessibile da mezzi per la manutenzione.  Le eventuali espansioni future dell’edificio possono realizzarsi all’interno del perimetro circolare.