TARANTO – Riqualificazione città vecchia

luogo
Taranto
Progetto
TARANTO – Riqualificazione città vecchia
Anno
2016
Tipologia
16.05 - Concorso internazionale di idee in due fasi
committente
Invitalia - Amministrazione Comunale
team

Podrecca ZT GmbH (capogruppo), arch. Mauro Sàito,  STEAM S.r.l.,  S. Ciurnelli, A. Labriola, D. Mancini

consulenti

G. Amendola, G. Volpe, S. Stanghellini, G. Grieco

collaboratori

G. Matarrese, D. Minuto, N. Rotolo, M. I. Lattarulo,  L. Santo, dott.ssa M. Giovanna Turturo

stato
Concluso - VIII classificato
Descrizione

TARÌ. L’ISOLA È UN TESORO.

Il valore della città vecchia di Taranto è l’essere stata fondata più volte negli ultimi 3000 anni.
Schiacciata sotto il peso di un’astrazione economica lunga 150 anni, la città deve rintracciare la propria resilienza con un paziente lavoro di sottrazione, per liberare la memoria soffocata dalla densificazione oppressiva e riaprirsi finalmente al mare. La leggerezza della complessità deve riprendersi lo spazio complicato del polo siderurgico, per sciogliere il nodo
gordiano stretto tra salute e lavoro. A questo passaggio epocale non può non corrispondere una nuova rifondazione, un nomos innovativo per l’oikos di sempre, una riconversione economica capace di innescare un processo rigenerativo delle risorse, quelle resistenti interne all’isola, e quelle che dall’esterno verranno a innestarsi. L’approccio strategico di questa proposta è di tipo processivo, lontano dalle logiche della pianificazione lineare, e nasce da una ri-lettura critica della storia dei luoghi – narratività di un libro di pietra – e dall’intenzione di ribaltare in positivo le limitazioni di godimento del bene comune – città vecchia – nella storia che parla si vive bene -, valorizzandone la localizzazione con un invito: venire a Taranto vecchia è un’esperienza!
L’idea forza intende superare l’attuale decadenza dei luoghi iniettando nel tessuto enzimi di rivitalizzazione diffusa, affidati all’iniziativa coordinata di pubblico-privata, che prevedono:
– la prioritaria messa in sicurezza del patrimonio fisico,
– l’attrezzaggio tecnologico innovativo delle aree di recupero edilizio,
– la riconquista dello spazio pubblico pedonale sul mare e nella trama dei vicoli interni,
– il monitoraggio costante della situazione ambientale dell’isola fra i due mari,
– l’introduzione di “Magneti” urbani ad uso culturale, artistico e d’intrattenimento,
– l’inserimento di nuove attività di lavoro, di ricerca e didattiche di interesse nazionale,
– la messa in campo di cantieri “esperti” ed innovativi di restauro legati agli antichi mestieri,
– l’esposizione di prodotti di eccellenza provinciale in antichi luoghi recuperati,
– l’organizzazione di modalità d’intervento condivise con residenti e futuri utenti tramite una Casa di Quartiere.
Sarà necessario ri-discutere con i cittadini di Taranto le idee e i comportamenti verso la città vecchia.
Il progetto di rigenerazione punta al pieno coinvolgimento della comunità locale, già definita “comunità di patrimonio” dalla
Convenzione Europea Faro 2005 – di prossima ratifica da parte del Parlamento – e parte dalle “cure della città”.

Recuperare e immettere il patrimonio architettonico e ambientale in un sistema di scambio consente di promuovere e di rafforzare l’identità dei territori e di generare sviluppo economico sostenibile dall’innesco di processi di valorizzazione trainati dall’innovazione tecnologica, dal design e dalla comunicazione. Gli interventi proposti per la Città Vecchia di Taranto potranno conseguentemente determinare una definitiva trasformazione dell’area in quanto i contributi economici forniti dalle diverse modalità di intervento pubblico (con l’immissione di risorse finanziarie esogene rispetto all’area), attraverso la presente proposta, mobiliterà risorse private, tanto endogene al territorio tarantino quanto attirate al suo interno. Il processo non potrà che essere progressivo nel tempo, legato alle diverse fasi di intervento. La sostenibilità economica verrà dall’attivazione graduale e successiva, secondo le dinamiche descritte di seguito, di attività economiche pubblico-private diversificate e innovative.