CESENA – Riqualificazione Piazza Libertà

luogo
Cesena
Progetto
CESENA – Riqualificazione Piazza Libertà
Anno
2003
Tipologia
0301 - Concorso nazionale di progettazione Piazza della Libertà - Motto: Libertà di Piazza
committente
Amministrazione Comunale
team

Mauro Sàito (capogruppo) con A. Delia, M. Mellace, P. Moramarco, D. Palumbo, V. Mongelli, M. Lovi (opere artistiche)

stato
Concluso
Descrizione

Il vuoto incongruo della piazza della Libertà, prodotto di demolizioni e ricostruzioni previste dal PRG del 1956 per la realizzazione di una piazza e di un asse viario, poi interrotto, esercita un’irresistibile attrazione verso il restauro urbano. Il progetto, lontano dalla nostalgia del tessuto storico perduto, conferisce una nuova misura a questo spazio urbano, attualmente marginale, dominato dall’abside e dal campanile della Cattedrale. L’esigenza del parcheggio interrato dà lo spunto per la trasformazione del terreno artificiale in una sequenza di nuovi luoghi, a prevalente uso pedonale, da connettere alla trama morfologica di Corso Garibaldi e della Val d’Oca. Dentro una città compatta come Cesena, l‘alternativa è un “altro vuoto” diviso da nuove “quinte urbane” in “stile e materiali” appropriati, seguendo le tracce degli edifici storici demoliti e restituendo alla Chiesa un equilibrato rapporto morfologico con l’intorno. La nuova piazza rappresenta un elemento di saldatura del sistema culturale centrale teso fra Teatro Bonci e Biblioteca Malatestiana, offrendo spazi disponibili per integrare le attività espositive della contigua nuova sede della Pinacoteca Comunale. Il risultato della riconfigurazione di piazza della Libertà è una sequenza correlata di vuoti trapezoidali (piazza grande e piazza piccola) che recuperano parzialmente la dimensione storicizzata del Corso Garibaldi all’inizio del ‘900. Davanti al Palazzo OIR, sul tracciato del Palazzo delle Poste, già Convento dei Carmelitani, è stato ideato un portico urbano che termina davanti all’abside nella scalinata pubblica da cui si accede al ballatoio-belvedere che percorre la piazza in quota per scendere verso la Val d’Oca con un’altra scala. Attrazione culturale ed animazione commerciale sono gli obiettivi cui questo spazio collettivo deve mirare per riconnettersi efficacemente alla struttura viva del centro storico. Portici a piano piazza e ballatoi alle quote superiori servono volumi destinati rispettivamente ad attività commerciali (ad integrazione di un punto debole del sistema commerciale) e ad attività collettive di tipo artigianale, culturale, espositivo. La grande piazza, segnata da un ordito di strisce scure su fondo chiaro, si sfrangia verso la Cattedrale in un’area verde, è arricchita da una scultura-fontana, continua sotto i porticati intermedi (quasi dei bastioni affioranti dal sottosuolo) per terminare nella piazza piccola ove è dissimulata l’uscita del parcheggio.