TRANI – Rigenerazione area ex distillerie

luogo
Trani
Progetto
TRANI – Rigenerazione area ex distillerie
Anno
2017-2021
Tipologia
17.12 Studio di Fattibilità
committente
Comune di Trani
team

arch. Mauro Saito

consulenti

prof. Giuliano Volpe (archeologia), dott. Paolo De Bellis (geologia), ing. Vito Lamberti (fattibilità economica)

collaboratori

ing. C. Vizzarri, ing. arch. T. Piludu, ing. arch. D. Mancini, arch. Giuseppe Graziani

stato
Progetto Preliminare – Masterplan per la Rigenerazione Urbana del Waterfront Nord (Area ex Distillerie)
Descrizione

Masterplan per la rigenerazione urbana dell’area delle Ex Distillerie Tranesi – Angelini – Waterfront Nord.

Sul sito insiste l’impianto industriale delle ex Distillerie Tranesi￾Angelini dismesso da anni e costruito su un rilevato costituito dall’accumulo nei decenni precedenti di materiali di risulta delle lavorazioni della pietra calcarea da parte di locali impianti manifatturieri. I volumi preesistenti del complesso industriale, versano in uno stato di abbandono e di degrado ambientale e sono costituiti da diversi manufatti, oltre ai silos e alle tracce di serbatoi rimossi. La curatela fallimentare cui era affidato l’immobile, prima della vendita all’asta nel 2000 all’attuale proprietà Guastamacchia spa, aveva già provveduto ad eliminare costruzioni ed impianti definite abusive dalla AC tramite ordinanze di demolizione.

Nel luglio 2018 la società proprietaria, a seguito di vari incontri tecnici con il Sindaco e il Dirigente UTC, ha protocollato un’istanza di uno Studio di Fattibilità urbanistico, a firma dell’architetto Mauro Sàito, finalizzato alla completa rigenerazione urbana del Waterfront nord a fianco al Castello, esteso oltre i confini della proprietà secondo le indicazioni dell’allora Dirigente UTC architetto Giacomo Losapio. Il documento progettuale era stato redatto per ricevere conferma da parte della AC dell’intenzione di variare l’uso attuale del suolo destinato a “edilizia giudiziaria”.

Dopo successive interlocuzioni con la proprietà, la AC ad aprile 2020 ha risposto, in merito all’argomento, attraverso gli indirizzi generali per la pianificazione di un PIano di Rigenerazione Urbana, PIRU, contenuti nella delibera di G.M. n.70 /2020. L’atto amministrativo in sostanza conferma la perimetrazione già individuata nello SdF succitato, ribadisce la necessità prioritaria della demolizione totale delle ex strutture industriali esistenti e della realizzazione di un un’area verde costiera a lato del Castello definita “la seconda villa comunale di Trani”, sottolinea la strategia di una nuova destinazione d’uso delle aree a verde, servizi e parcheggi destinati al vicino Tribunale, definitivamente insediato nel Palazzo Carcano da ristrutturare ed ampliare, nonché alle esigenze pregresse di parcamento degli abitanti del centro storico e dei turisti. Il PIRU, secondo la AC, dovrà essere condiviso con la cittadinanza e con i proprietari delle aree e degli edifici inseriti nell’ambito di rigenerazione urbana da riportare nel DPRU e nel PUG in fase di aggiornamento PPTR. E’ fondamentale per la migliore riuscita dell’intervento di rigenerazione la mirata programmazione della ricucitura urbana di questa parte della città abbandonata da molti anni con il resto della città storica e moderna adiacente, con particolare attenzione al miglioramento dell’accessibilità veicolare da Sud, da Ovest, lato via Finanzieri e parcheggi d’uso pubblico Gli edifici strumentali presenti nel sito non hanno alcuna valenza architettonica, sono in cattivo stato di conservazione e vanno totalmente demoliti. Le aree d’intervento sono tre, la prima di ca. 16.000 mq, delimitata a Nord dal mare, ad Est da via Maiorano e dal Fossato del Castello, la seconda e la terza tra via Romito e Via G. Russo. Le aree private interessate sono di proprietà della Società Guastamacchia spa e confinano verso mare con il Demanio marittimo. I volumi esistenti sono ca. 50.000 mc. Intorno al Castello esistono vincoli di natura archeologica e paesaggistica. Il fossato perimetrale il Castello, su via Maiorano, è stato rimesso in luce e valorizzato, in varie fasi. Nel 2019 è stata eseguita, da parte della Soprintendenza, la costruzione del nuovo ponte di accesso Ovest che si affaccia sull’area oggetto dello SdF. Questa parte di città ex-industriale, desueta e abbandonata, situata fronte mare ed adiacente al Castello attende da anni una nuova sistemazione urbana congrua ed un’adeguata ricucitura volumetrica e funzionale della “trama urbana interrotta“ intorno all’area prospiciente i due più importanti monumenti di Trani: un grande Parco costiero affacciato sul Castello e la Cattedrale che replica sul lungomare Ovest la storica Villa Comunale, esistente sul lungomare orientale, estendendone la dimensione verso Barletta secondo le indicazioni innovative e programmatiche del sottocitato Concorso Bat nell’anno 2018: Il Mare grande Parco pubblico, progetto vincitore redatto dal gruppo dell’arch. Mauro Sàito.

 STRATEGIE PROGETTUALI DI RIGENERAZIONE URBANA

A seguito delle risultanze di successivi incontri con il Sindaco ed il Dirigente dello UTC è stata inviata alla AC, nel gennaio 2021, sia una istanza di ritipizzazione urbanistica delle aree Eg1 e Eg2 in zona B per un totale di 27.000 mc (volumetria analoga a quella di «edilizia moderna» del PRG variato in PUG) che conseguentemente nel febbraio 2021 è stato aggiornato il planivolumetrico dello SdF del 2018, redigendo un Masterplan – Progetto Preliminare al fine di condividere la proposta della strategia progettuale di ricucitura urbana ed ambientale da parte del principale soggetto privato proprietario sulle proprie aree con la AC.

Il presente Masterplan è in Variante alla previsione di gran parte di questa area ad “edilizia giudiziaria” in quanto è stato deciso dalla AC di realizzare la stessa in altri luoghi. Il Masterplan propone la rigenerazione urbana di suddetta area e delle aree private adiacenti fino al filo Nord dello ex Macello Comunale, definito il limite massimo dell’edificabilità della ricucitura urbana.

Il Masterplan è esteso fino alla Piazza Re Manfredi e prevede un riassetto viario, morfologico, volumetrico dell’area corredato da una regolamentazione normativa per il recupero delle parti urbane interessate dal perimetro e di quelle contigue, obsolescenti ed incomplete (via Lionelli), del Centro Storico.

La strategia progettuale prevede la demolizione totale dei volumi industriali desueti, la ri-configurazione geomorfologica dell’area previa lo scavo ed il trasporto a discarica del riempimento dei materiali di risulta, la ri-configurazione morfologica della parte urbana tramite il nuovo impianto di nuovi isolati urbani definiti in coerenza con il riassetto ed il completamento degli assi stradali esistenti (via Russo). Via Russo sarà estesa e collegata a via Romito secondo le previsioni del PUG, contribuendo a rendere l’area permeabile ed accessibile alle auto e ai pedoni. Il nuovo lungomare sarà costituito da una ampia passeggiata pedonale, “la Rambla“.

La nuova morfologia di ricucitura urbana, affacciata sul Parco costiero ed il lungomare pedonale, ripropone la dimensione caratteristica (altezza e forma = ca. 13.00 m) degli edifici/isolati della città storica ottocentesca posti ad adeguata distanza dal Castello, rispettandone i coni visuali di percezione. L’area

antistante al mare sarà destinata a verde attrezzato pubblico costituendo il primo tassello del Parco costiero Waterfront Nord.

Sotto la Rambla pedonale sono previsti i parcheggi interrati pubblici (Tribunale, Castello, Cattedrale, Centro storico). Sotto gli isolati di ricucitura urbana attestati su via Russo sono previsti i

parcheggi interrati ad uso pertinenziale. La destinazione d’uso dei nuovi volumi è la sintesi di una mixitè di funzioni urbane: residenziale, commerciale, ricettiva senza escludere la possibilità di realizzazione di attrezzature per la cura della salute, lo spettacolo e lo sport. L’uso del Castello Svevo come Polo Congressuale, agevolato dalla recente realizzazione del nuovo ponte di accesso a Ovest, troverà nelle suddette nuove funzioni adiacenti un completamento dell’offerta turistica e culturale.

L’area di proprietà comunale accanto allo ex Macello su via Finanzieri potrà essere utilizzata per la realizzazione di Social Housing. Saranno sistemate a parcheggi a raso sia aree pubbliche adiacenti allo ex – Macello che altre aree private da cedere alla AC.

Sarà migliorata l’accessibilità da Ovest all’area in oggetto e ai parcheggi di via dei Finanzieri e via Russo dalla SS16 bis e dall’autostrada A14. Grazie alla nuova offerta di parcheggi interrati, con accesso da via Finanzieri/via Romito) sarà possibile programmare la pedonalizzazione degli spazi urbani monumentali in fregio al Castello, al Tribunale e alla Cattedrale. La viabilità veicolare dell’area sarà migliorata da una revisione generale degli attuali sensi di marcia.

I materiali costruttivi caratterizzanti i prospetti degli edifici fuoriterra e delle sistemazioni esterne saranno in prevalenza lapidei, selezionati nell’ambito dell’ampia gamma dei materiali tradizionali dei bacini di cave dell’area Tranese.

Il Masterplan si inserisce in un contesto programmatorio e pianificatorio in corso di redazione (PIRU ed adeguamento del PUG al PPTR) e nell’ambito di altre previsioni di recupero dell’area costiera (concorso BAT) e del riuso degli edifici dello ex-Mattatoio comunale (finanziamenti comunali) da trasformare in un centro polivalente dedicato ad attività ludiche, sociali e ricreative (città dei Giovani).

Nell’aprile 2021 il progetto di rigenerazione è stato presentato al bando PINQUA ed è stato finanziato come proposta esemplare di collaborazione fra pubblico e privato.