PIZZO CALABRO – Alloggi per fasce deboli

luogo
Pizzo Calabro
Progetto
PIZZO CALABRO – Alloggi per fasce deboli
Anno
2008 - 2016
Tipologia
08.08 - Edifici residenziali
committente
Amministrazione Comunale
team

Mauro Sàito con F.la Grotta, G.Pitt, G.Tonietti

consulenti

R.Giacomobello, C.Natale

stato
Realizzato
Descrizione

I temi di progetto posti dalle condizioni morfologiche del sito e dalle richieste dell’Amministrazione Committente che hanno portato alla definizione del recupero/rimodellazione di un edificio ex-scolastico destinato ad accogliere nuove residenze per fasce deboli sono: promuovere la riqualificazione edilizia, funzionale e morfologica dell’ area interessata dall’intervento incrementando la dotazione di servizi pubblici e privati; realizzare una maggiore integrazione sociale, grazie anche alla realizzazione di nuovi spazi collettivi a servizio della collettività;  ridurre i consumi energetici negli edifici e favorire l’introduzione di nuove tecnologie al servizio delle fasce deboli, attraverso l’adozione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili e il ricorso a impianti di domotica negli alloggi e nei locali collettivi in grado di elevare le condizioni di sicurezza e di comfort di anziani e categorie a rischio.Il complesso edilizio è costituito da un organismo reso “permeabile” attraverso una serie organica di interventi progettuali di recupero/ristrutturazione in cui sono aggregati alloggi ed attrezzature comuni. Gli alloggi sono relazionati agli spazi esterni (corti, passaggi, giardini-orti) attraverso una nuova trama di percorsi interni a ballatoio. L’edificio raggruppa n°25 alloggi di vario taglio, indipendenti, posti al piano terra, al piano primo e al piano secondo, serviti da un vano scala e ascensore posto in posizione baricentrica rispetto a tutto l’edificio e ballatoi superiori. In questi alloggi è compreso quello del custode. Le attrezzature comuni integrate al plesso e allocate al piano inferiore sono una postazione tecnologica, un ambulatorio-infermeria, un soggiorno ed un locale cottura per il portierato e per gli addetti all’assistenza appartenenti al volontariato. Al piano terra sono situati una sala conversazione, una biblioteca,  una sala lettura e una postazione telematica, la portineria solidale. La definizione tipologica e il taglio degli alloggi sono stati vincolati dalla maglia strutturale preesistente. In tutte le tipologie l’esposizione è almeno doppia, i servizi igienici e le cucine ricevono luce ed aria direttamente dall’esterno. Gli ambienti interni sono alti 4.20 mt. Tutti gli alloggi sono dotati di logge (spazio esterno privato di pertinenza) e/o balconi.Il risultato della ristrutturazione è un edificio collettivo rispondente ad un modello di “habitat mediterraneo”, in cui gli alloggi sono in comunicazione tramite spazi connettivi e comuni aperti, i ballatoi. Questi percorsi di distribuzione orizzontale, permeabili ed aperti verso il paesaggio, sono di grande interesse per favorire la socializzazione tra gli anziani e lo scambio reciproco. Un modo non coercitivo di incontrarsi senza necessariamente cercarsi. Una forma amichevole di vita condivisa, mantenendo autonomia e indipendenza  nel proprio ambito domestico. La distribuzione verticale ai piani superiori ed inferiori è assicurata da una scala e un ascensore che costituiscono “il nucleo funzionale” dell’intero edificio. I tagli degli alloggi vanno da ca. 45.00 mq fino a ca. 60.00 mq. L’alloggio tipo è composto da un soggiorno pranzo dal quale si accede alla cucina, ai servizi igienici e alla stanza da letto e dalla loggia (o dal ballatoio per l’ala Est) sulla quale si affaccia il soggiorno o la cucina.

direzione_lavori
Mauro Sàito con F.la Grotta, G.Pitt, G.Tonietti
foto
Studio Saito