PADOVA – Riqualificazione via Tommaseo

luogo
Padova
Progetto
PADOVA – Riqualificazione via Tommaseo
Anno
1991
Tipologia
9103 - Concorso internazionale Europan 2
committente
Ministero dei Lavori Pubblici – CER – Amministrazione Comunale
team

Mauro Sàito, Favaro, Yaxley

stato
Concluso - progetto menzionato
Descrizione

Operando una revisione morfologica e tematica delle previsioni di piano è possibile così recuperare ancora per l’area di concorso la tendenza ad affacciarsi sul canale Piovego, in filigrana, alcuni dei veri caratteri della Padova ottocentesca, la verde Padova dei tempi del Valle, ricca di canali, di giardini, di orti. Boulevard e parco sono i due temi portanti intorno a cui ricomporre l’immagine di questa terra di nessuno sospesa fra città interna murata e periferia esterna. E’ questo predominio del vuoto sul pieno la particolarità della Padova storica cui si vuole tendere; recuperando l’incompleta trasformazione di una parte della città da agricola a urbana, per organizzarla nuovamente intorno ad un parco che estende il verde delle anse del fiume prospicienti le mura fino al cimitero dell’Arcella, sopra e oltre la ferrovia. La forma del parco risulta dalla composizione delle aree verdi: cortili, orti, giardini, prati, che strutturano gli spazi aperti e restituiscono in questa parte urbana un contatto fra la città e la natura. La conservazione di alcune residenze extraurbane prospicienti la via Tommaseo viene ribaltata specularmente nella costruzione di una serrata teoria di ville urbane a pianta quadrata. I punti di connessione del boulevard con le strade secondarie diventano piazze o crocicchi. Intorno all’ordito viario principale – una rete a maglie larghe, con molte eccezioni, connessa ai minuti tessuti residenziali esistenti – si organizza la trama delle funzioni direzionali e residenziali. Dietro le ville un secondo ordine di edifici alti, quinte urbane a destinazione commerciale e terziaria, segue longitudinalmente il boulevard con variazioni planimetriche che consentono la creazione di spazi urbani reciprocamente convessi e concavi, fino a creare con gli edifici retrostanti spazi urbani più raccolti collegati attraverso portici, passaggi e gallerie. Lo studio dell’edilizia minore gotica, della casa veneziana rinascimentale, e l’individuazione di alcuni elementi morfologici costitutivi della città storica – l’occhio di portico, il giardino murato, il ponte urbano, il tetto a falde – hanno indotto a percorrere una strada in cui il moderno si confronta con la tradizione spontanea e colta della storia alla ricerca di una nuova tradizione del progetto urbano.