L’impossibilità di una visita turistica e culturale del sito originario degli affreschi neolitici nella Grotta dei Cervi di Porto Badisco, a causa delle difficili condizioni ambientali, è all’origine dell’ipotesi progettuale che ne ri-propone una “replica” parziale a distanza in altro luogo.
L’edificio ipogeo, destinato alla collocazione della “replica” (un percorso ricostruttivo identico ad una sezione della grotta affrescata) s’incastra nel terreno degradante verso il mare. Zolle di terra ricoprono e dissimulano i volumi. Il percorso di visita si apre con “due braccia” al paesaggio.