GIOVINAZZO – Le Porte Urbane

luogo
Giovinazzo
Progetto
GIOVINAZZO – Le Porte Urbane
Anno
2021
Tipologia
20.10 Studio di fattibilità - Progetto Preliminare
committente
Comune di Giovinazzo
team

arch. Mauro Sàito

collaboratori

dott. ing. arch. Rosa Tea Roncone
dott. ing. arch. Daniele Spadafina

stato
Studio di fattibilità - Progetto Preliminare - Progetto Definitivo
Descrizione

Il Documento Preliminare Programmatico per il PUG, in corso di redazione, segna le intersezioni fra strade e infrastrutture longitudinali e principali di accesso (SS 16 e linea ferroviaria) e strade secondarie ortogonali dalla SS16bis e Terlizzi, Bitonto come aree di possibile trasformazione e valorizzazione definendole NUOVE PORTE URBANE.

Le Porte Urbane sono per definizione delle aree di interscambio della mobilità carrabile, ciclo-pedonale dotate di servizi, attrezzature informative e di accoglienza all’ingresso della città delle n.4 strade principali dirette alla centrale Piazza Vittorio Emanuele.

Queste aree (e il loro intorno rispettivo) corrispondono a delle opportunità progettuali di tipo fisico e metafisico, sono delle “zone filtro” fra il “dentro” e il “fuori” della città, sono aree disponibili in fase di consolidamento formale e funzionale con vincoli ambientali e paesaggistici, sono aree in cui l’ingresso (e l’uscita) dalla città ambisce ad una nuova rappresentazione e definizione del ruolo urbano.  Il rilievo dello stato attuale dei luoghi, delle preesistenze e delle interferenze, hanno fornito indicazioni utili a stabilire con più precisione i luoghi destinati ad una trasformazione funzionale e fisica dell’assetto esistente.

Le Porte Urbane lungo la SS 16, da Bari e da Molfetta, sono state confermate nella posizione indicata dal DPP con uno slittamento verso Ovest di quella da Bari.

Le Porte Urbane da Bitonto e da Terlizzi, entrambe sono state arretrate verso Sud alla altezza della rotatoria esistente da Bitonto, posizionando sulle aree esterne ed interne limitrofe alla ferrovia/stazione alla redazione di uno SdF progettuale delle cosiddette Mura Urbane che sviluppano in una Vision programmatica il tema del DPP definito Stazione/Porta.

Entrare in una città di dimensioni sostenibili, nel 2021, vuol dire attraversare un limite (non solo amministrativo) a piedi, in bicicletta, in motocicletta, in auto, in autobus, in treno, ed essere accolti in un luogo attrezzato con servizi di informazione ed attrezzature utili al cambio del mezzo di trasporto (parcheggio, bus, bici, monopattino) ovvero alla manutenzione e/o rifornimento dello veicolo. Allo stesso tempo l’utente è incuriosito (se turista) dalle opportunità che può offrire la città che sta per visitare ovvero l’utente (se cittadino) è attratto da una forma di riconoscibilità della struttura urbana ad esso familiare che gli comunica inequivocabilmente: sei a casa tua.

Altri progettisti a varie scale urbane e in differenti paesi del mondo (Lanzarote, Città del Messico, USA, San Marino, Roma) hanno affrontato il tema delle PORTE URBANE e lo hanno risolto con diversi mezzi espressivi e funzionali: nuovi elementi arredo urbano, sculture cinetiche, ponti/porte di architettura urbana, collages di elementi industriali dismessi ovvero mescolando i generi con risultati originali. Cesar Manrique, Luis Barragan, Antony Howe, Giancarlo De Carlo, Ettore Colla sono gli autori degli approcci negli esempi qui illustrati.

L’artista Matsu S. Abe di Kyoto, su indicazione dello studio MSA architetti, ha elaborato una proposta originale di opere d’arte urbane, secondo un tema definito – BLOWIN’ IN THE WIND FOR GIOVINAZZO – seguendo una personale re-interpretazione di simboli e segni delle identità locali di Giovinazzo (mare/vento, ferro/vento, pinnacoli/vento, cultura rurale) e del territorio pugliese tipico (cultura materiale rurale).

In due rotatorie (Bari, Molfetta) sono previste le sculture innovative mobili di Matsu S. Abe, in altre due rotatorie (Bitonto, Terlizzi) sono previste due installazioni legate alla cultura della pietra a secco che culminano in assemblaggi di elementi tipici della tradizione costruttiva e strumentale rurale (trulli in pietra a secco e macine in pietra massello).

I TEMI delle opere d’arte urbana sono FUTURO/LEGGEREZZA, MEMORIA/SOLIDITÀ = innovazione/tradizione.