CAROVIGNO – Museo della Nave Romana

luogo
Carovigno
Progetto
CAROVIGNO – Museo della Nave Romana
Anno
2020
Tipologia
20.05 - Studio di fattibilità
committente
Regione Puglia - TPP Teatro Pubblico Pugliese
team

Mauro Sàito

collaboratori

arch. Giuliano Pugliese

stato
In corso
Descrizione

Lo SdF di valorizzazione del relitto della nave romana Torre Santa Sabina 1 commissionato dal TPP,
coordinato dallo studio di progettazione MSA Architetti, sarà sottoposto alla approvazione della
Direzione Regionale del MIBACT e si basa su tre tipologie di contributi specialistici:

  • Le notizie sulla conoscenza dello stato attuale del relitto della nave romana, denominato
    Torre Santa Sabina 1 posizionato nell’omonima baia a profondità di ca 3 m, dati basati sulle
    ricerche e le indagini degli ultimi anni condotte dal gruppo di archeologia subacquea diretto
    e coordinato dalla prof. Rita Auriemma della Università del Salento;
  • le ipotesi di confinamento, di messa in asciutto e di rimozione dal sito attuale del relitto
    attraverso tecniche specializzate basate su esperienze analoghe ad opera della società PMSC
    diretto dall’ing. Giancarlo Potenza, gruppo di consolidata esperienza nel campo dei recuperi
    subacquei di relitti sommersi;
  • le idee progettuali di ri-collocazione del relitto in un nuovo polo museale espositivo redatte
    da MSA Architetti e collocato in un ampliamento retrostante all’attuale edificio della GdF
    nella piazza dei Pescatori davanti alla Torre Santa Sabina.
    Il restauro ed il consolidamento del legno del relitto di ca. 1700 anni fa sarà affidato ad un esperto
    e qualificato gruppo di tecnici e ricercatori coordinato dallo ISCR.
    Lo SdF è finalizzato ad individuare le tecniche più idonee ed aggiornate per la rimozione del relitto
    dal sito attuale, il trasporto in sicurezza nella vasca di trattamento, al fine del restauro e
    consolidamento ed infine il posizionamento definitivo nel polo museale. Saranno evidenziati in
    questo SdF le fasi di realizzazione del progetto di recupero e i relativi costi/tempi.

Lo SdF si concluderà con una previsione economica dei costi di recupero, di stoccaggio dei reperti
in luogo sicuro, di restauro dei reperti e con la indicazione di una eventuale ri-produzione in
materiale polimerico della struttura lignea della nave estratta dal mare da posizionare in situ, come
elemento di memoria e ri-ambientazione del sito originario di ritrovamento.
Gli esiti dello studio di fattibilità consentiranno di realizzare successivamente un dettagliato
progetto esecutivo per rendere pubblicamente fruibili i risultati di una scoperta archeologica
subacquea che ha assunto un notevole rilievo scientifico per la conoscenza dei percorsi, dei mezzi e
delle tecnologie della navigazione antica nel basso adriatico in epoca romana. La musealizzazione
della nave romana – che prevede fasi di recupero, conservazione, tutela e promozione – contribuirà
al rilancio di uno dei più importanti siti archeologici pugliesi, Torre Santa Sabina, diventando un
fattore di sviluppo economico e territoriale di Carovigno e della Puglia.
Gli oneri complessivi da finanziarsi, per la realizzazione del progetto di recupero, studio, restauro e
musealizzazione dei reperti e di messa a regime delle strutture ed impianti, ammontano, secondo
le stime dettagliate nello studio di fattibilità, a circa 5 ML euro.
Il programma cronologico degli interventi che saranno oggetto della successiva progettazione
esecutiva prevede, nella primavera/estate 2021 ed a.s. la perimetrazione e messa in asciutto del
relitto, lo studio ed il recupero e restauro della struttura lignea della nave, lo spostamento del relitto
nella sede definitiva, la preventiva ristrutturazione ed ampliamento del futuro polo museale ubicato
in aderenza e nella sede attuale GdF, un edificio ad uso militare dell’inizio secolo XX affacciato sulla
Torre, ai bordi del centro del borgo di Santa Sabina.

Prima dell’apertura del polo museale, nel corso del restauro del relitto della nave e degli altri reperti
rinvenuti. sarà avviata, progressivamente per fasi, la comunicazione del processo di indagine e
scoperta, di messa in asciutto e in sicurezza, di recupero e traslazione del relitto, di costruzione del
nuovo polo museale ed espositivo
Il polo museale sarà in condizioni di operare a regime su ca. 5/600 mq di SUL, e su ca. 6/700 mq di
superfici esterne dedicate, attrezzate secondo uno standard altamente tecnologico e multimediale.

Il progetto museale, che comprende anche spazi per mostre temporanee (da realizzarsi secondo la
disponibilità degli spazi e del materiale da esporre) prevede un flusso non inferiore a 5000 visitatori
all’anno. Si auspica che detti volumi di afflusso possano aumentare se si riuscirà ad ottimizzare la
regolazione del flusso turistico nel borgo di Torre Santa Sabina che già oggi attira circa 30.000 turisti
l’anno.

La progettazione del polo museale potrà assumere un maggiore significato generale per il territorio
se inserirà il lavoro di conservazione e valorizzazione archeologica in una più ampia rigenerazione
urbanistica e programma comunicazionale del borgo marinaro di Carovigno, Torre Santa Sabina.
Questo implica un coinvolgimento degli enti locali nella gestione del polo museale; l’impegno statale
e regionale a completare gli scavi, gli studi, il restauro della nave e la musealizzazione; il
coinvolgimento eventuale di soggetti privati sponsor nella gestione e sostegno finanziario delle
attività; l’impegno delle Università a valorizzare le conoscenze maturate attorno alla scoperta delle
navi di Torre Santa Sabina.
Con la presentazione di questo SdF, l’idea di creare a Torre Santa Sabina un polo museale ed
espositivo della Nave Romana compie un fondamentale passo avanti. Le risultanze dello SdF
dimostrano che questo nuovo attrattore culturale può fortemente sviluppare ed integrare l’attuale
attrattività turistica e culturale dell’area culturale, dedicata al territorio dell’epoca dell’antica Roma,
di Egnatia, Brindisi, Carovigno, Lecce.