BARI – Riqualificazione lungomare S.Girolamo

luogo
Bari
Progetto
BARI – Riqualificazione lungomare S.Girolamo
Anno
2008-2009
Tipologia
08.13 - Concorso internazionale di idee in due fasi
committente
Comune di Bari
team

Mauro Sàito con Acquatecno srl, F. Nigro, G. Roth-Scape, G. Povia, B.Smets, A. Franchetti Pardo, Intecno DHI

collaboratori

D. T.Calderoni, M. Liuzzi, C. Pulito

stato
Concluso - progetto finalista
Descrizione

La fascia di paesaggio urbano periferico contenuto fra la Lama Balice e la Lamasinata, costituisce l’area costiera del quartiere Fesca – S.Girolamo oggetto del concorso, una sezione tipica di paesaggio costiero nord-barese tradizionalmente identificata per lo specifico uso balneare.

I caratteri naturali del luogo originario sono scomparsi sotto la densità dell’attuale edificato sito su antiche dune fossili completamente scavate. Scomparsi anche i pontili attrezzati di legno che fino ai primi anni del ‘900 consentivano a Bari la fruizione stagionale del mare per la balneazione e l’approdo. Del paesaggio originario sono ancora presenti le scogliere, la sabbia, il mare, il vento….La città consolidata in lontananza si segnala con il faro e il campanile di S.Sabino. Per restituire dignità e ruolo urbano al fronte mare di questo quartiere, marginalizzato dalle molte infrastrutture parallele che lo dividono dalle aree urbane contigue, occorre un progetto del “vuoto” finalizzato a definire i caratteri di un nuovo paesaggio. Le foci delle Lame, le fasce parallele, ma separate, di costa-città-infrastrutture-campagna rappresentano le attrattive del sito da valorizzare unitamente all’approdo per la nautica turistica e alle aree balneabili. La rilettura del contesto territoriale naturale e delle caratteristiche morfologiche dello spazio pubblico costruito dovrà esaltare le “potenzialità” non sviluppate di un’area costiera destinata ad offrire agli utenti residenti e stagionali un tassello innovativo ed originale di “natura urbanizzata” ricca di memorie ambientali, di nuove attrattive ricettive e ludiche. La protezione della nuova linea di costa avverrà tramite l’avanzamento della terraferma verso il mare. I risultati degli studi meteomarini per la protezione del litorale hanno indotto i
progettisti a ridisegnare i limiti della città, sovrapponendo e fondendo all’attuale fascia costiera un “nuovo suolo” pensato per costruire con consapevolezza formale il rapporto edifici – mare oggi assente. I nuovi luoghi funzionali, le molteplici attrezzature programmate per rivitalizzare il lungomare, sono invece regolati da una griglia geometrica modulare che deriva dallo studio