BARI-Riqualificazione dell’area costiera-Costasud

luogo
Bari
Progetto
BARI-Riqualificazione dell’area costiera-Costasud
Anno
2018
Tipologia
Concorso Internazionale di Idee
committente
Comune di Bari
team

Mauro Sàito (capogruppo), arch. Daniele Corsaro, arch. Jofre Roca, arch Lorenzo Vallerini,  ing. arch. D. Mancini, arch. Giuseppe Graziani

consulenti

arch. Antonella Calderazzi, geol. Pietro Salvatore Capozza, ing. Nicola Murino, ing. Leonardo Damiani, ing. Giuseppe Tomasicchio, dott. Michele Spinelli

collaboratori

ing. C. Vizzarri, ing. T. Piludu, arch. S. Ancona, ing. A. Caponio, ing. M.E. Ditroia, ing. S. Martiradonna, arch. L. Nofroni, arch. F. D’Ambrosio, arch. M.Viggiano, arch. F. Tucci, arch. M.Lupo, arch. L.Vestita, arch. F. My

stato
Concluso
Descrizione

“…colline non picciole arenose, giunchi marini crescenti, in qualche distanza dal mare…” scrive Aglietti nel 1796 del luogo del Concorso. La fascia costiera, dalle mura della città vecchia fino al Lungomare Monumentale è “la cartolina di Bari”. Il Waterfront storicizzato è ubicato all’interno di un potenziale Parco, previsto dal DPP, come fascia di filtro/interscambio fra città e mare. Dal centro verso Est lo skyline “pieno” fronte mare arretra a scatti verso l’interno. Il nuovo Parco è un cuneo verde che si incastra nel “vuoto” fra mare e città senza soluzione di continuità. Il progetto delle infrastrutture per il movimento di persone e merci si fonda sul PRT 2015-19, che indica l’attuale linea ferroviaria – da dismettere – come sede del nuovo sistema di trasporto Tram-Treno ordinatore del nuovo sistema di accessibilità pubblica al Parco, relazionato alla carrabilità e alla sosta nell’area. Il programma di rigenerazione dell’area costiera, condiviso dalla popolazione, è ambizioso. E’ un’opera di risarcimento ambientale a favore dello spazio pubblico che ha scelto la via del “consolidamento figurale” di luoghi, restaurando le tracce di “naturalità” tipiche e ri-fondando le “architetture artificiali” di servizio verso un modello sostenibile di urbanità e turismo. L’ipotesi progettuale si fonda su principi di economia circolare e di gestione compatibile delle risorse ambientali, assumendo principi di equità e trasparenza nell’utilizzare gli strumenti della concertazione pubblico-privato con un approccio strutturale-strategico al fine di costruire le condizioni di sostenibilità e fattibilità del Parco Costasud, la più grande opera pubblica mai realizzata nella città di Bari. Il progetto prevede che ca. 254 ettari siano piantati a dominante boschiva, assicurando la presenza di una ricca e variegata biodiversità, rappresentativa della vegetazione pre-murgiana e degli ecosistemi locali, in un “nuovo paesaggio” ove Bari si rappresenti ed esprima il rango di Città Metropolitana all’avanguardia nell’accoglienza sociale e turistica e nella sostenibilità delle risorse ambientali. Il Parco è innovativo nella forma botanica e vegetazionale che sperimenta un mix di esperienze classiche e contemporanee  di nuovi spazi pubblici a dominante verde nell’ambito della cultura internazionale del paesaggio alla grande scala. La dimensione si confronta con la tripla relazione degli usi cui è destinato: Parco Metropolitano, Parco Urbano, Parco di Quartiere, articolati in: dune/spiaggia, fascia costiera, giardini/orti di quartiere, lame. Oltre all’uso di “spiaggia di Bari”, si ripropongono nautica e pesca sul lungomare, vari sport, musica e spettacoli nel Parco, oltre alla cultura agricola urbana di orti vicini ai luoghi dell’abitare. Il Parco, caratterizzato da un bosco di querce e sughere dietro le dune costiere lungo 7 km, poi alternato a prati e arbusti mediterranei,  sfuma verso la città in una fascia di giardini. Il Parco è interrotto da corridoi prospettici trasversali fra le nuove piazze panoramiche del bordo urbano e le nuove attrezzature a mare e a terra, ove sono posizionati interventi artistici di Edoardo Tresoldi. I micropoli di servizio sono in corrispondenza delle stazioni del Tram. Modeste incisioni sulla costa ospitano approdi nautici. Passerelle prolungano i percorsi verso punti di ristoro sul mare. La pista ciclopedonale segue il mare mentre una strada panoramica lungoparco sostituisce il lungomare carrabile. La demolizione di volumi abusivi ed incongrui consentirà di recuperare terreno permeabile. Una nuova isola, ad uso ricettivo-curativo e/o acquario, realizzata con materiali di scarto, è posizionata strategicamente per formare nuove spiagge. I volumi confermati, lungo la costa, saranno rigenerati in innovativi “habitat mediterranei”, a dominante verde. Nuovi volumi, sono realizzabili attraverso un sistema di perequazione di diritti edificatori pregressi. Il recupero di suolo urbanizzato ad aree permeabili, il contenimento dei consumi energetici, la produzione di energia rinnovabile, il riuso di acque grigie per l’irrigazione, la gestione condivisa fra pubblico e privato, la sicurezza ambientale e la manutenzione programmata sono gli obiettivi strategici cui si è ispirato il progetto. La pianificazione esecutiva del PRG, approvata alla data del bando, è stata assunta come invariante. Il Parco è di proprietà pubblica ed è realizzabile per fasi autonome e funzionali, finanziabile in parte attraverso le risorse private scaturenti dagli accordi perequativi da sottoscrivere con la AC.